Ricordo gli sguardi profondi come il mare, con un misto di dolcezza, comprensione, ma a volte di diffidenza e rabbia.
Ricordo strette di mano amichevoli, di chi fa gioco di squadra, di chi ti chiama Amico.
Ricordo abbracci, ricordo sorrisi.
Ricordo l’impegno e la dedizione delle 14 persone a cui ho avuto il piacere e il dono di insegnare la lingua italiana.
Ricordo la determinazione e il sacrificio di chi, dopo Dio solo sa quante ore di lavoro e sfruttamento, si sedeva sulla sedia senza un secondo di ritardo con penna in mano e libro aperto davanti a sé.
Quanto è potente e importante l’istruzione! E quanto, troppe volte, ci lamentiamo o non ci rendiamo conto di quanto questo sia un grande dono, ma prima ancora: un diritto di ogni essere umano.
Ricordo l’importanza delle relazioni, e non “quelle” dei messaggi WhatsApp, non “quelle” delle chiamate o dei messaggi su Instagram o Facebook. Quelle in cui ti guardi dritto negli occhi e dici ciò in cui credi, ti confronti, apri la tua mente e la tua anima per farti scoprire e scoprirti. Quelle relazioni che si costruiscono consapevolmente sulla base del rispetto e dell’empatia.
Le relazioni che richiedono responsabilità, impegno, ma anche spontaneità e autenticità.
Questi sono alcuni tra i più preziosi ricordi che ho potuto vivere con il Campo Io Ci Sto.
A distanza di anni, sono ancora qui.
Ancora a dire Io ci sto, a metterci la faccia.
Ancora a ricordare che io ci sto, e ci starò sempre.

Linda Lucchiari – volontaria Campo Io Ci Sto

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